Quali sono le misure di gestione dei rischi per la sicurezza informatica previste dalla NIS 2?
La Direttiva NIS 2 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (Network and Information Systems Directive 2) è una pietra miliare della regolamentazione europea della sicurezza informatica, che impone requisiti rigorosi ai settori delle infrastrutture essenziali. Per garantirne la resilienza, la direttiva NIS 2 impone specifiche misure di gestione dei rischi per la sicurezza informatica. Analizziamo insieme queste dieci misure essenziali per capire quali sono le loro conseguenze.
Le 10 misure di gestione dei rischi per la sicurezza informatica previste dalla NIS 2
1.Valutazione dei rischi: è essenziale identificare, analizzare e valutare potenziali minacce e vulnerabilità informatiche. È anche necessario comprendere a quali rischi è esposta l'azienda e dare priorità alle misure per ridurli.
Perché è importante: identificando in modo proattivo le potenziali minacce, è possibile implementare misure per prevenire le violazioni e ridurne al minimo l'impatto.
2. Gestione degli incidenti: è fondamentale disporre di un piano ben definito per rilevare gli incidenti informatici, avviare una risposta e assicurare il ripristino. Tale piano deve comprendere procedure per il contenimento, l'eliminazione e la correzione degli incidenti.
Perché è importante: una risposta rapida ed efficace a un incidente informatico può limitare i danni e consentire il rapido riavvio delle operazioni.
3. Sicurezza della supply chain: data la crescente complessità delle supply chain, la gestione dei rischi di sicurezza informatica da parte dei fornitori terze parti è essenziale. In altre parole, è essenziale valutare le pratiche di sicurezza dei fornitori e il grado di implementazione dei controlli.
Perché è importante: un solo punto debole nella supply chain può compromettere l'intera azienda.
4. Controllo degli accessi: l'implementazione di rigorosi controlli degli accessi garantisce che solo le persone autorizzate possano accedere ai sistemi e ai dati. A livello utente, bisogna quindi adottare misure come l'autenticazione, l'autorizzazione e l'analisi degli accessi.
Perché è importante: limitare l'accesso alle informazioni sensibili riduce il rischio che vengano divulgate o modificate senza la necessaria autorizzazione.
5. Crittografia: proteggere i dati con la crittografia è fondamentale per mantenere la riservatezza. Questa misura impedisce l'accesso non autorizzato a informazioni sensibili, anche qualora i dati siano compromessi.
Perché è importante: la crittografia è un metodo fondamentale per la protezione dei dati.
6. Conoscenze in materia di sicurezza: è essenziale formare i dipendenti sulle minacce informatiche e sulle best practice. Ad esempio, con training sulle tecniche di phishing, social engineering e sicurezza delle password.
Perché è importante: gli errori umani hanno spesso un ruolo significativo negli incidenti informatici.
7. Test e valutazioni regolari: valutare l'efficacia delle misure di sicurezza informatica è fondamentale. Per farlo, sono da implementare procedure come la scansione delle vulnerabilità, i test di penetrazione e gli audit di sicurezza.
Perché è importante: una valutazione continua aiuta a identificare i punti deboli e a migliorare la protezione.
8. Report sugli incidenti di sicurezza: la direttiva NIS 2 rende obbligatoria la segnalazione degli incidenti informatici alle autorità competenti. In questo modo, si costruisce un quadro completo delle minacce e si facilita la condivisione delle informazioni.
Perché è importante: i report tempestivi consentono di rispondere in modo coordinato alle minacce informatiche.
9. Continuità delle operazioni e gestione dei rischi: un piano che assicura la continuità delle operazioni e un solido quadro di gestione del rischio garantiscono la resilienza delle attività in caso di attacco informatico.
Perché è importante: un'azienda ben preparata riesce a riprendere le proprie attività a seguito di un attacco in modo più rapido ed efficace.
10. Gestione delle vulnerabilità: è essenziale identificare, ordinare in base alla priorità e correggere le vulnerabilità a livello di sistemi e software. Così, si contribuisce a impedire agli aggressori di sfruttare i punti deboli.
Perché è importante: applicare le patch più recenti ai software è fondamentale per proteggersi dalle vulnerabilità note.
Implementando diligentemente queste misure, le aziende possono migliorare significativamente il livello di protezione e ridurre i rischi di attacchi informatici. Ricorda che essere conformi alla direttiva NIS 2 non solo ti consente di evitare le relative sanzioni, ma anche di proteggere la tua azienda, i tuoi clienti e la tua reputazione.
Per iniziare
Studia approfonditamente i requisiti della NIS 2. Conduci un'analisi dei punti deboli per identificare i tuoi margini di miglioramento. A tua disposizione vi sono molteplici risorse, come la consulenza di specialisti nella sicurezza informatica, per aiutarti a rispettare la direttiva NIS 2.
Questo è il terzo capitolo della serie, composta in totale da quattro articoli. Assicurati di leggere anche il primo e il secondo sul nostro blog. Puoi anche scaricare il nostro white paper gratuito, Direttiva NIS 2: come adempiere grazie a WatchGuard Technologies, per una panoramica più approfondita sui requisiti di conformità previsti dalla NIS 2 e su come preparare la tua azienda.