WatchGuard In Focus
WatchGuard sotto i riflettori
"WatchGuard sotto i riflettori" è il punto di riferimento per restare aggiornati sugli ultimi articoli pubblicati sui vari siti di WatchGuard. Continua a leggere per gli ultimi aggiornamenti dal Blog di notizie aziendali, dal Blog informativo sui prodotti e l’assistenza e da Secplicity (Sicurezza semplificata) e dal nostro sito di analisi e prospettive sulla sicurezza.
Blog di notizie aziendali WatchGuard
Come accedere al 70% delle reti Wi-Fi di un quartiere residenziale
Ido Hoorvitch, ricercatore della sicurezza informatica e analista israeliano, ha pubblicato i risultati sorprendenti di un esperimento che ha condotto su reti Wi-Fi residenziali: è riuscito a violare il 70% circa degli hash di reti Wi-Fi residenziali di un quartiere di Tel Aviv. Continua a leggere
Qual è il ruolo dell'IA nella sicurezza informatica?
L'intelligenza artificiale (IA) gioca un ruolo sempre più importante nell'ambito della sicurezza informatica. Lo conferma un recente sondaggio di Pulse condotto su 191 dirigenti senior di aziende di quattro continenti: due aziende su tre (68%) hanno dichiarato di utilizzare strumenti basati sull'IA e, tra coloro che ancora non se ne avvalgono, il 67% sta valutando di adottarla. Continua a leggere
Il contenimento delle vulnerabilità: tre sfide per gli MSP
Nelle ultime settimane in Log4j2, una libreria di logging popolare per le applicazioni Java, è stata scoperta una vulnerabilità critica (CVE-2021-44228). Gli aggressori possono sfruttare questo difetto per effettuare un attacco RCE (Remote Code Execution) su qualsiasi sistema in cui è implementata. Questo è un ottimo esempio di quanto le vulnerabilità in programmi e applicazioni popolari possano essere pericolose per i sistemi. Come se non bastasse, la loro frequenza sta aumentando: solo nel 2020, è stato segnalato un totale di 18.103 vulnerabilità, con una media di 50 vulnerabilità ed esposizioni comuni (CVE) al giorno. Continua a leggere
Dal blog dei prodotti e dell’assistenza WatchGuard
Cinque buoni propositi sulla sicurezza informatica per il nuovo anno.
L’inizio di un nuovo anno rappresenta un momento di riflessione e pianificazione in cui spesso si elencano i buoni propositi per il futuro. Sfortunatamente, molti di essi vengono dimenticati rapidamente una volta che le vacanze sono finite e la vita torna a essere frenetica. WatchGuard vuole aiutarti a scegliere e mantenere cinque buoni propositi fondamentali sulla sicurezza informatica che puoi mettere subito in pratica per poi concentrarti su quelli restanti. Continua a leggere
Nuovi aggiornamenti Fireware
Effettua l’aggiornamento all’ultima versione di Fireware. WatchGuard ha pubblicato nuovi aggiornamenti per Fireware 12.7.2 e per le versioni precedenti, 12.5.9 e 12.1.3. WatchGuard sta abbandonando le build specifiche dei clienti (CSP) a favore di aggiornamenti scaricabili da tutti. Questi aggiornamenti includono correzioni volte a risolvere problemi di sicurezza rilevati internamente dai nostri tecnici. Continua a leggere
Secplicity
La sicurezza informatica è professionale? iLO di HP e il nuovo rootkit iLOBleed
I ricercatori iraniani dell’azienda di sicurezza Amnpardaz hanno scoperto rootkit nei moduli di gestione iLO (Integrated Lights-Out) di HP. Questi chip opzionali vengono aggiunti ai server per la gestione remota e concedono un accesso completo e di livello elevato al sistema, che include la capacità di attivare e disattivare il server, configurare le impostazioni hardware e firmware, oltre a fornire ulteriori funzioni di amministrazione. Il nome del rootkit, iLOBleed, deriva dal modulo malware Implant.ARM.iLOBleed.a scoperto nel firmware iLO. Si tratta del primo rootkit iLO scoperto.
Monetizzazione post-acquisto della TV e riduzione della privacy
Internet ha conquistato tutti. Anche se per anni non è stato accessibile alla maggior parte della popolazione, con il passare del tempo si è fatto strada negli uffici, nelle scuole e nelle case di ognuno di noi. L’evoluzione di Internet ha quindi richiesto lo sviluppo di alcune regole. Così, sono state definite le norme di base della privacy online, che era pressoché inesistente. Ma Google e Facebook usano la raccolta dei dati e l’analisi degli utenti per aumentare i loro profitti. E oltre ai software, anche gli operatori telefonici e i provider di servizi Internet rappresentano una porta di accesso ai dati.