Storia di successo - Luca Pacioli Institute

WatchGuard Protegge l’istituto Luca Pacioli di Crema

La Sfida

Le due sedi della scuola Luca Pacioli Institute sono state collegate in Rete attraverso un'unica infrastruttura. Si tratta dell'evoluzione naturale di un progetto partito nel 2014 che dapprima ha interessato 5 plessi e mediante tutoraggio e supporto ha consentito l'autonomia dei plessi della scuola primaria, anch'essi con tecnologia WatchGuard. Attraverso le soluzioni Watchguard è stato possibile controllare l’uso di Internet, limitarlo a un dispositivo per volta per ciascun utente e applicare filtri adeguati per le diverse tipologie di utilizzo, dalle lezioni delle maestre elementari (che utilizzano la LIM, lavagna interattiva multimediale, e così non rischiano più di trovare immagini inadatte ai bambini su Google) ai ragazzi delle superiori, che sono tutti dotati di un tablet o un pc che integra il materiale didattico a disposizione.

Collegare in rete due plessi scolastici e consentire l'accesso dall'esterno per attività di smartworking, attivare meccanismi di autenticazione attraverso servizi cloud, creare un filtro per limitare l’accesso a determinati siti Internet e monitorare in tempo reale tutte le cinque realtà scolastiche. L’esigenza di creare una rete era dovuta anche alla possibilità che le competenze tecnologiche di un istituto potessero assolvere e supportare le necessità dell’altro, ottimizzando in questa maniera i costi.

La Soluzione

È stata scelta offerta Watchguard per la sua completezza: prevede infatti diversi apparati collegabili alla stessa infrastruttura di controllo, la gestione della rete wi-fi , la creazione di un Noc (network operations center, una sorta di centrale di controllo) e strumenti per l’analisi aggregata degli accessi e di tutta la reportistica. Uno dei problemi da affrontare era l’impossibilità nel capire come l’infrastruttura di rete venisse utilizzata in precedenza: dal 2009, infatti, tutti gli studenti dell’istituto Pacioli utilizzano un personal computer o un tablet come strumento didattico e con cui si collegano a Internet dalla scuola, ma non era possibile impedire che la stessa persona si collegasse con più device, con conseguenti blocchi e rallentamenti della rete. Inoltre era necessario impedire l’accesso a determinati contenuti. Il progetto ha impattato con la rete cablata presente e la sua estensione in wi-fi coprendo ogni area dei cinque plessi coinvolti, e interviene sulla connettività normandone l’utilizzo.

Prevede inoltre l’attivazione di una infrastruttura virtuale consolidando i server presenti e la creazione di un NOC per la gestione delle reti. In più, unifica i sistemi di autenticazione in rete creando un dominio collegato coi servizi cloud di Google. Collega infine in VPN (rete privata) le sedi e consente la possibilità di effettuare smart working per gli utenti della scuola.

I Risultati

Il processo ha coinvolto alunni, docenti e personale amministrativo e ha portato innumerevoli cambiamenti. Dal punto di vista dell’accesso a Internet, prima l’utente aveva un nome utente e password per accedere alla rete, che gli consentiva l’accesso simultaneo con ogni device, e un nome utente diverso per accedere alla casella di posta e alle applicazioni Google: adesso ha invece un unico nome utente per la rete, la posta e Google e può accedere con un solo strumento. Grazie alla gestione unificata degli utenti, l’autenticazione in rete avviene con le stesse credenziali in tutti i plessi scolastici, mentre prima bisognava svolgere di nuovo la procedura. Il controllo della navigazione mette al sicuro gli alunni dai rischi della Rete. Infine, se prima la rete wifi funzionava a singhiozzo ed era difficile il collegamento simultaneo dei numerosi dispositivi in uso a tutti gli studenti e ai docenti dell’istituto superiore con il nuovo sistema è possibile una gestione unificata degli apparati wifi , rendendo la rete finalmente stabile ed efficiente. Questo ha portato diversi miglioramenti della qualità del servizio, in una scuola che già da alcuni anni è completamente informatizzata e che aveva necessità di una gestione più snella ed efficiente della rete e di impedire un uso improprio di internet attraverso l’accesso alla rete scolastica. Il modello proposto ha infine dimostrato che la collaborazione tra scuola superiore e istituti comprensivi è possibile e vantaggiosa per entrambi.

Nato nel 1978, l’istituto Luca Pacioli di Crema è un punto di riferimento formativo per la provincia di Cremona e attira studenti provenienti dalle confinanti province di Milano, Lodi, Bergamo e Brescia. Ha 1500 studenti divisi nei due plessi. Nel 2014 la scuola è diventata IIS (Istituto di istruzione superiore) e ITS (Istituto tecnico superiore) per efficienza energetica e l’edilizia sostenibile. Dall'anno scolastico 2018/2019 l'istituto è diventato una delle 100 scuole in Italia nelle quali è stata attivata la sperimentazione per il conseguimento del diploma in quattro anni. All’avanguardia in Italia per l’utilizzo delle nuove tecnologie applicate all’insegnamento, l’istituto collabora con diverse università statunitensi tra cui il Mit di Boston.

Il progetto iniziato nel 2014 ha visto recentemente alcuni ulteriori sviluppi: in particolare sono stati sostituiti gli switch core e si è passati alla gestione di tutto il traffico attraverso le appliance WatchGuard Firebox M4600. È stata attivata la connessione in Fibra Ottica 100 Mbit FTTH e backup FTTC con gestione del failover (SD-WAN) per entrambe le sedi. Infine, sono stati installati access point AP300 nella sede di Via Dogali. Oggi sono garantite l'analisi deep HTTPs e il controllo APT (Advanced Persistent Threat).